Nicolás Gómez Dávila

Nasce da una ricca famiglia di Bogotà. Intraprende privatamente i primi studi a Parigi, ma nel 1930 fa ritorno in Colombia. Convinto che «la cultura è tutto ciò che non può insegnare l’università» non perde l’interesse per la filosofia e la letteratura, nonostante l’avversione per la formazione accademica. Animo solitario, politicamente disimpegnato, Gómez Dávila rifiuta il posto di primo consigliere del presidente colombiano e rinuncia alla carica di ambasciatore a Londra. La sua aspirazione è vivere «una vita semplice, silenziosa, discreta, tra libri intelligenti, amando poche persone». A dimostrazione di ciò la biblioteca della sua casa bogotana, che conta più di 30mila volumi. La pubblicazione degli Escolios, a partire dal 1977, lo immortala nel pantheon dei grandi pensatori del Novecento.