Jan Wacław Machajski

Nasce a Pintzov, nella Polonia russa, il 15 dicembre del 1866. Figlio di un piccolo impiegato defunto precocemente, il giovane Machajski vive nell’indigenza ma riesce a iscriversi alla facoltà di medicina di Varsavia. Assorbito rapidamente dalle lotte antizariste, si avvicina al nazionalismo polacco e poi al socialismo e all’internazionalismo. Imprigionato in Galizia per attività sovversive nel 1891, dopo quattro mesi viene autorizzato ad emigrare a Zurigo. L’anno successivo, durante uno sciopero a Lodz, sarà arrestato per tre anni a Cracovia e deportato per altri cinque anni in Siberia, dove affinerà le sue conoscenze delle dottrine socialiste, giungendo, paradossalmente, per rivolgere il marxismo rivoluzionario contro Marx stesso, e per accusare i marxisti e i socialisti in generale di sfruttare la posizione privilegiata che occupano nella società capitalista con il solo scopo di diventare la nuova classe dominante. Anarchico, libertario, dopo la Rivoluzione di Ottobre Machajski continuerà le sue attività di pubblicista ma verrà allontanato dalla politica e guardato con sospetto dai bolscevichi.