Luciano Bianciardi (1922-1971) è stato uno scrittore, giornalista e traduttore italiano. Animo inquieto, irregolare, all’attività pubblicistica abbina l’interesse per le lotte operaie, in particolare quelle intraprese dai minatori del grossetano, da cui nascerà, grazie al sodalizio con l’amico Cassola, un libro-inchiesta per «L’Avanti!», I minatori della Maremma. A metà degli anni ’50 si trasferisce a Milano, dove lavora come traduttore nella neonata casa editrice di Giangiacomo Feltrinelli. Nella capitale lombarda, vivace e alienata al tempo stesso, Bianciardi diventa uno dei più lucidi e disincantati testimoni del lato oscuro dell’Italia post-industriale. Tra le sue numerose opere si ricordano: Il lavoro culturale (1957), L’integrazione (1960), La vita agra (1962).