Textos

I Textos sono la prima opera in prosa di Nicolás Gómez Dávila. Pubblicati nel 1959, seguono alle Notas e precedono gli Escolios. Si tratta di saggi brevi, in cui l’autore affronta più distesamente quei topoi filosofici che poi andranno a infoltire tutta la produzione successiva: la natura umana, la libertà, la democrazia, la coscienza, la storia. Se il lettore che ha ormai acquisito una certa familiarità con l’opera gomezdaviliana crederà di trovare in questi scritti il famoso “testo implicito” che soggiace alla stesura degli Escolios, o alcune chiarificazioni in merito ai passi e alle tesi più oscure del suo pensiero, non potrà che rimanerne deluso. La prosa di Gómez Dávila ha, malgrado se stessa, un passo lirico, un andamento irrimediabilmente poetico e quindi ermetico. Vive della luce riflessa sulle schegge di un paragrafo che rimane pur sempre un insieme di frammenti. Non è infatti nello stile del filosofo colombiano la volontà di spiegare, ma il tentativo di intersecare, anche solo per il tempo di un istante, una verità che fugge. Eppure, grazie ai Textos e ad un altro scritto in prosa, qui ripubblicato in appendice, Il reazionario autentico, abbiamo una bussola in più, un riferimento aggiuntivo per orientarci nel tempio che Gómez Dávila ha eretto in onore dell’intelligenza prima ancora che della verità.